2020/06/29

Caricatori alternativi

Nell’arco del tempo siamo passati da un telefono fisso “classico” a un fisso “moderno”, in comodato d’uso (Telecom), e poi ai telefoni portatili, il primo dei quali fu quello fornito da Tele2. Successivamente cambiammo compagnia, il telefono di Tele2 (abbondantemente ripagato) non fu richiesto indietro, e perciò lo usammo finché si poté usare.

2020/06/28

LM555

A quanto pare esiste un circuito integrato mitologico, un timer chiamato 555 o in modo simile (su wikipedia in italiano è descritto alla pagina NE555; più informazioni nella pagina inglese 555 timer IC), che è un must nel bagaglio di ogni inventore moderno.

2020/06/27

Forme d'onda

Di sicuro non è possibile ottenere timbri interessanti usando solo una bella sinusoide. Il sintetizzatore ha quindi delle forme d’onda di base per creare diversi timbri. Nei preset dovrebbe essere memorizzata, tramite indice, anche la forma d’onda di partenza insieme agli altri parametri. Non so ancora come avveniva questa selezione (quale combinazione di tasti controllo e tastiera?)

2020/06/26

Scacchi in hardware

Volevo riprendere il discorso dei motori scacchistici (un’altra delle cosucce che ho in mente che richiedono poco tempo e poco impegno…) e mi sono chiesto se c’è qualcosa di attinente implementato in hardware.

E la risposta è sì, e non da ieri…

2020/06/25

Simulazione spice dal tutorial

Sto provando a fare altri simulazioni con ngspice usando KiCad, e quindi partendo dagli schemi. Non sono riuscito ad ottenere quello che volevo.

Per verificare che almeno ngspice sia “buono”, ho provato questo tutorial.

2020/06/24

Biglietti tra le ferraglie

Per qualche misterioso motivo conservava i biglietti usati. Forse all’inizio lo faceva perché gli avevano detto di farlo, magari per avere un rimborso spese o qualcosa del genere. Ma ha continuato a farlo anche quando ciò non era possibile.

2020/06/22

Organi in giro

Un organo “vero” a Losanna (in realtà l’organo non si vede), fotografato da mio padre a fine aprile 2016.

2020/06/21

Era un computer?

Ci sono oggetti di cui purtroppo non esistono foto perché all’epoca non c’era il digitale: le macchinette fotografiche erano per le vere occasioni e non per fotografare oggetti della quotidianità. Il rullino aveva poche foto e lo sviluppo costava.

2020/06/20

Altro sull'organo elettronico 2

Forse gli appunti sull’organo elettronico sono un miscuglio di apporti o elaborazioni originali e trascrizione di un progetto forse apparso a puntate su qualche rivista d’elettronica di quei tempi?

2020/06/19

Come poteva apparire?

L’organo elettronico era definito anche nell’aspetto, nelle dimensioni e quindi nel suo ingombro.

2020/06/18

Altro sull'organo elettronico

L’organo elettronico — in progettazione negli anni ottanta — richiedeva molto più impegno nella realizzazione finale e gli aiuti tecnologici all’epoca erano molto meno accessibili o proprio inesistenti.

2020/06/17

Prova simulazione di un 4051 in VHDL

Ho provato un po’ di VHDL. Ho scritto quello che fa il 4051, e l’ho “provato”. La simulazione alla fine genera un file VCD (value change dump) che ho guardato con gtkwave. L’immagine seguente è la cattura del risultato.

2020/06/16

Simulazione con un transistor

Un altro test di una simulazione un poco più complessa e soprattutto che usa un transistor. (Attenzione: questo circuito è solo per la simulazione! Se lo provate davvero e il transistor si “rompe”, non ve la prendete con me che, come detto, sto esplorando questo nuovo territorio — scaricando parole su questo blog per una specie di necessità personale, non per “insegnare” qualcosa… anche se si possono imparare lezioni da tutto, anche dagli errori altrui, naturalmente, posto di partire dal presupposto che quanto qui scritto non può costituire una fonte autorevole della materia trattata, tra l’altro come prodotto collaterale. In particolare notate che V1 è connesso direttamente alla base e che il collettore diventa a tensione inferiore alla base per un certo lasso di tempo…)

2020/06/13

Ritrovati misteriosi

Scavando in un cassetto contenente cacciaviti, trapano, succhiastagno, spellafili, pinze, un metro e ancora altre cose… abbiamo trovato questa bustina di plastica con dentro un qualcosa di non meglio definito.

2020/06/12

Cose forse perse

Mi sono venuto in mente quattro cosette che mi piacerebbe recuperare ma non so più dove possano essere, se esistono ancora.

2020/06/11

Tracce di passato nel presente

Sfogliando il quaderno del progetto storico dell’organo elettronico (anni ottanta!) uno schema a blocchi (schema generico) contiene il testo µP: quindi nel progetto dell’epoca era prevista la presenza di un microprocessore per svolgere certe funzioni.



2020/06/09

Conti e appunti 1

Papà prendeva appunti quando e dove capitava. Nei casi più fortunati poteva essere un foglio A4 riciclato (scritto solo su una faccia). Altre volte erano questi grigi fogli da stampante che abbiamo in quantità da più di tre decenni.

2020/06/08

KiCad e ngspice, prime prove

KiCAD permette anche di eseguire una simulazione del circuito. Qui c’è un esempio che potrebbe essere utile.

Quello che non mi piace è che lo schema è diverso a seconda se si voglia un certo stile o si voglia creare il circuito per simularlo. Per esempio se metto una power source di +3.3V, questa sorgente non corrisponde a una sorgente “reale” utile alla simulazione.

2020/06/07

Sottili induttanze

Sulla breadboard il pin 3 del 4051 va al pin 28 dell’ATmega328 (PC5) tramite un filo più lungo del necessario e perciò è costretto a fare una spira per non strabordare (o strabreadboardare?)

Il motivo più ovvio è che non aveva fili della lunghezza giusta…

… e nemmeno tra i jumper da lui preparati ce ne era uno adatto.

Quindi ha usato quel filo che fa la spira.

Ciò però mi ha fatto ricordare di una cosa che mi aveva raccontato.

Non ricordo i dettagli: forse si trattava di un televisore, forse di qualche altro apparecchio. Comunque, fatto sta che lo rimonta, lo accende, dovrebbe tutto funzionare bene ma invece non è così. Cos’è, cosa non è? Alla fine risultò questo: una volta aperto lo scatolotto, al suo interno c’era un filo lungo che faceva una spira. Quando aveva finito l’intervento e richiuso lo scatolotto, non aveva fatto rifare al filo quella spira — forse addirittura ne aveva messo uno più corto? Non ricordo. Comunque la morale è questa: quella spira apparentemente inutile in realtà creava un effetto induttivo necessario al più corretto funzionamento dell’apparecchio.

Sicuramente qui non c’è niente del genere… però quel filo lungo che fa una spira mi ha ricordato questo racconto fattomi tantissimi anni fa (facevo ancora le superiori, quindi più di venti anni fa).

2020/06/06

Bug software e uscita audio

Ancora una nota sul codice (ce ne saranno altre, ovviamente) prima di vedere quella che potrebbe essere l’uscita audio.

Mi ero concentrato sul codice serie I, pensando che fosse quello più consolidato, ma ho trovato un bug tale da inficiarne il funzionamento dei modi (almeno nella versione 8).

2020/06/05

Scansione tasti e tasti controllo (funzioni ed effetti)

In un post precedente avevo detto che mio padre aveva preso in considerazione l’idea di sentire la pressione del tasto all’inizio o alla fine (cioè quando arriva in fondo) o entrambe, in modo da poter avere la velocità.

2020/06/04

Commodore

Non ricordo esattamente quando, ma penso ben prima che a casa entrasse un’Amiga (cosa che accadde quando facevo la quinta elementare o forse già la prima media), fece la sua comparsa una “bella” calcolatrice Commodore.

2020/06/03

Riparazioni e recuperi

«Papà, non funziona più…»

Così sono iniziate molte sessioni di riparazione di oggetti elettronici e non solo.

In questa foto, colta da un cugino, stava riparando il telecomando della macchina: il mini interruttore non funzionava più. Utilizzando gli strumenti in suo possesso, che non sempre erano quelli più adatti allo scopo, riusciva a riparare quasi tutto.

Saldatura o dissaldatura in corso

Sono visibili le destre mani, il saldatore, un multimetro, il contenuto di uno dei molti scrigni rovesciato sul tavolo (per cercare il sostituto del pulsante rotto), un pezzo di una lampada LED…

Con quello stesso saldatore chissà quanti componenti avrà recuperato e inscatolato. Per alcune cose usava bustine di plastica, per altre le scatole rotonde dei Formaggini, per altre ancora varie ed eventuali scatole e scatoline che riusciva a recuperare — e poi ovviamente alcune cose andavano nei cassettini che qui ho chiamato “scrigni”: si vedono nella foto del post Lungo il viale della memoria, cassettini rossi, verdi, grigi…

Ecco un concentrato di componenti a montaggio superficiale, non so di che provenienza:

2020/06/02

Perché il 4051?

Perché il 4051? Ci possono essere tanti motivi, a cominciare da quelli tecnici: era il componente giusto per quello che voleva fare e aveva le caratteristiche tecniche necessarie. E certamente era già nel suo arsenale1.

Ma forse anche perché era un componente a lui noto, sia perché, come già detto, presente nel suo arsenale, sia perché aveva questo datasheet

Tratto da Fairchild semiconductor, “34000 isoplanar CMOS data book”, 1975. Cartaceo, ovviamente. Quello che sta sulla BB non è proprio il 34051; la sigla stampigliata sul componente è V4051D; c’è un simbolo che non riesco a definire bene (penso che sia il produttore del componente) e un’altra scritta, A6, in basso a destra della sigla del componente.


  1. Arsenale… cercando trovo: dall’arabo dār aṣ-ṣinā‘a (“casa del lavoro” o “del mestiere”), passata all’italiano tramite il veneziano arzanà. Sulla Treccani dicono di confrontare anche darsena: dār ṣinā‘a, ma dall’antico genovese, e come significato gli viene dato “casa dell’industria”, “fabbrica” (in fondo la stessa cosa). Mio padre si divertiva a trovare queste etimologie; ogni tanto facevamo il censimento delle parole italianizzate ma che avevano una più lontana origine. Per me questa è una nuova: non ricordo che l’avessimo mai elencata tra quelle a noi note derivanti dall’arabo. Nell’accezione luogo in cui sia ammassata molta roba in disordine, penso che si confaccia perfettamente all’angolo di mio padre.↩︎

2020/06/01

Ancora sul codice

Ho continuato a guardare il codice, serie I versione 8 (quello che va, o uno di quelli che vanno, con lo schema 8) un terreno a me un po’ più familiare.

La funzione setup() eseguita una tantum può essere interessante anche per capire il resto (ferraglia inclusa); poi devo cercare quali sono i fuse usati.