2020/06/12

Cose forse perse

Mi sono venuto in mente quattro cosette che mi piacerebbe recuperare ma non so più dove possano essere, se esistono ancora.

  • Un’espansione hardware per lo Spectrum ZX1.
  • Programma di sintesi additiva scritto in AmigaBASIC2.
  • Software di catalogazione di file, per rinominarli, eliminare doppioni, ecc.3.
  • Versione personalizzata e ottimizzata di GMPlay4.

Quando lavorava alla Selim’80 (a Pavona, Albano Laziale) si occupava anche di realizzazione software di supporto elaborazioni file CNC, conversioni formati e creazione interfacce hardware e software per connessione PC/CNC. Le interfacce penso che siano andate perdute per sempre5. Per quanto riguarda il software di supporto elaborazioni file CNC, sulla stessa pennetta USB su cui mi passò dei link Amazon (intorno a luglio 20196) ho trovato una cartella con dei programmi scritti in QuickBASIC. Potrebbe trattarsi proprio di alcuni degli strumenti che aveva creato per supporto [alle] elaborazioni [dei] file CNC. Guardando rapidamente il codice, c’era anche strumenti di gestione, per l’archiviazione dei “file CNC” (su dischetti…)


  1. Oggi ricorderebbe una docking station: lo Spectrum poggiava su questa scheda, o su parte di essa. Naturalmente non aveva rifiniture: era proprio una scheda (non mi sembra che fosse un circuito stampato, ma non riesco a focalizzare altro che un’immagine vaga). Forse la scheda faceva una sorta di L china con il connettore: lo Spectrum poggiava sul lato lungo della L e quello corto era il connettore. Ricordo che questa espansione non era sempre attaccata allo Spectrum e quando lo era, per me era un “dramma” perché la connessione non era stabile (almeno non per un bambino che gioca) e ogni tanto avvenivano dei reset.↩︎

  2. Su AmigaOS 1.3; forse uno dei primissimi programmi in assoluto che scrisse sull’Amiga, e l’ultimo in AmigaBASIC (da lì saltò direttamente all’assembly). Ricordo che aveva degli slider per le armoniche (una decina, mi sembra). L’interfaccia grafica era “fatta a mano” (se clic dentro questo rettangolo allora…) e le “levette” degli slider — dei rettangolo con l’interno nero e il bordo di un altro colore, forse bianco — seguivano con calma il mouse quando volevi variare troppo rapidamente il valore.↩︎

  3. Il programma era nato per gestire l’immenso archivio di MIDI – un’altra cosa che non so dov’è e vorrei recuperare. A parte le funzionalità specifiche, per l’occasione aveva sviluppato un suo toolkit grafico per fare la GUI, ovviamente adattabile al ridimensionarsi della finestra e con tutti gli elementi di interfaccia che ci si aspetta in questi toolkit — naturalmente con lo stile grafico che più gli piaceva. Questo programma fu sviluppato su versioni più recenti dell’AmigaOS, dove avrebbe potuto usare BOOPSI e in altre occasioni aveva usato la GadTools, ma per quel programma preferì crearsi il suo toolkit, che costituì una buona fetta del tempo dedicato allo sviluppo. La seconda feature più impegnativa penso sia stata il sistema di pattern matching (anche in questo caso non scelse di usare le regular expression messe a disposizione dall’AmigaOS — se non ricordo male) usato per rinominare i file. Potrei scendere più nel dettaglio se riuscissi a ritrovare il codice. Spero che non sia andato tutto perduto. Questo programma è stato a lungo usato anche nel periodo in cui l’Amiga vero fu sostituito dall’emulatore (UAE) su PC con MS Windows. Non sono ancora riuscito a collocare esattamente nel tempo questo periodo. Però ricordo che la prima volta che ho usato TeX e LaTeX fu su un Amiga vero e che una volta chiesi a un amico di stamparmi un documento (prodotto sull’Amiga vero), e ricordo che questo amico conosceva il LaTeX perché lo stava usando per la stesura della tesi… Il che significa che siamo intorno al 2003, più o meno.↩︎

  4. Il player software MIDI più usato sull’Amiga (forse l’unico). L’aveva disassemblato (credo con l’aiuto di ReSource) e rigirato come un calzino, limando quello che poteva essere limato, facendo delle modifiche di cui non ricordo l’entità e la natura. Oltre al codice in sé, una parte importante del tempo era dedicata alla ricerca degli strumenti (campioni audio), alla pulizia di tali campioni e all’aggiustamento perfezionista dei parametri modificabili che permettevano a GMPlay l’uso “corretto” di tali strumenti.↩︎

  5. Inoltre forse, se anche le avessi, non potrei pubblicare molto di tutto ciò: magari sono diventate proprietà della società… che è fallita, ma gli asset di una società non si sa mai bene che fine facciano, magari sono finite nelle mani di qualcuno che le ha “rivalorizzate” e fatte divenire proprietà di altra società o soggetto…↩︎

  6. Dopo il regalo della tastiera sbagliata, cioè che non era quella che gli serviva per il progetto del sintetizzatore, mi passò questa pennetta USB per darmi il link giusto. In realtà c’erano altri link oltre a quello della tastiera; forse di altre cose che gli potevano servire. C’erano già i potenziometri? non ricordo 😢 Però esplicitamente non chiese nulla.↩︎

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