2020/06/30

La cosa più semplice e ovvia

Alla fine sono riuscito a far suonare il sintetizzatore.

Non ho finito di studiare e capire per bene tutti i dettagli del circuito e del codice, ma oggi (l’oggi del momento in cui scrivo) volevo sentirlo suonare. Perciò ho fatto la cosa più ovvia.

Io mentre studio e prendo appunti sul circuito, penna nella destra, torcetta LED nella sinistra, occhiali sul naso e da qualche parte pure una lente d’ingrandimento (tutto ciò fuori inquadratura)

Finora non avevo fatto la prova più semplice per rispondere alla domanda “come veniva alimentato?”: alimentare il Nano tramite il suo connettore USB.

L’idea è questa: qual è il modo più semplice e “sicuro” di alimentare un circuito digitale avendo a disposizione un USB? Tramite l’USB, ovviamente. Ora, in realtà l’USB alimenta il Nano, ma questo, come parte di un circuito, deve consentire di prelevare l’alimentazione. Perciò è possibilissimo che tutto il circuito, il vero cuore del sintetizzatore, prenda l’alimentazione da lì.

Avevo rimandato più volte questo test, convinto che non fosse così per il semplice fatto che non ricordo di aver mai notato il cavo USB attaccato al sintetizzatore mentre suonava. Ma potrei essere stato semplicemente distratto e non aver memorizzato quel particolare.

Sono stato scettico fino all’ultimo; anche perché, una volta alimentato, si accende un LED rosso (presente nella zona del circuito dedicata al Nano), e non ricordo assolutamente che fosse mai acceso mentre suonava.

Per quanto riguarda l’uscita audio, ho messo il connettore coi cinque piedini nel posto più “ovvio”, sia dopo aver guardato lo schema del circuito, le uscite PWM e la correlata presenza di resistenze e condensatori, sia avendo fatto delle considerazioni “logistiche”.

Tuttavia, purtroppo c’è qualcosa che non mi torna. Suona, è vero, ma ci sono dei problemi. Intanto, sento un leggero continuo “biip” di sottofondo, come se ci fosse una sinusoide fissa che suona.

In secondo luogo, suonando le note più basse si sente un effetto strano.

Infine, il timbro alla partenza mi sembra una banale sinusoide. Questo potrebbe essere: forse all’accensione ogni volta bisogna selezionare il preset desiderato. Cioè, non memorizzava l’ultimo preset usato? Questo si dovrebbe poter evincere dal codice.

Per qualche misterioso motivo il mio cervello intuitivo mi fa pensare che gli strani effetti che si sentono suonando siano legati alla scarica di un condensatore. L’uscita è “all’incirca” quella, ma in realtà non proprio quella, e sto quindi prendendo il segnale almeno da una parte sbagliata, anche se dà comunque un “segnale sonoro” legato alla pressione dei tasti e alla giusta uscita per emettere una nota?

Ci sono altre idee che mi mettono un po’ di ansia:

  • il fatto che funzioni alimentando il Nano è un effetto collaterale, ma in realtà non è il modo corretto di alimentare il sintetizzatore1;
  • nel fare le analisi e in generale nello spostare il sintetizzatore alcune connessioni potrebbero essersi interrotte, e quelle di cui mi sono accorto le ho ripristinate nel modo sbagliato2;
  • ho danneggiato in qualche modo qualcosa3;
  • funzionava tutto finché non l’ho alimentato nel modo scorretto4.

Per vedere se va tutto e ho “capito” tutto, dovrei prendere una breadboard (o due accostate, come è l’originale) e riprodurre il sintetizzatore da zero, secondo lo schema completo che include i chip per poter fissare i LED di stato. Poi dovrei caricare il codice giusto (qual è?) sul µC e…

Ex novo perché non me la sento di smontare quello che c’è e rimontarlo per vedere se ho capito o se so farlo.

Il passo successivo del test è, in realtà, capire i tasti funzione e usarli per selezionare i preset.


  1. Perché l’alimentazione che viene dal Nano dovrebbe dare degli effetti indesiderati? In realtà la domanda è un’altra. Se ho un circuito pensato per essere alimentato nel punto A, ma lo alimento invece nel punto B, che è sempre un “input” e fa parte, passando anche per resistenze e condensatori, della stessa rete del punto A, è possibile che questo circuito (fatto non solo di componenti passivi) funzionicchi, ma non esattamente come dovrebbe? O ci si aspetta invece che non funzioni proprio? Se la risposta a questa seconda domanda fosse sì, ci si aspetta che non funzioni, sarebbe un sollievo: vorrebbe dire che funziona se e solo se ho indovinato l’alimentazione.↩︎

  2. Significa che se non trovo il circuito più vicino a quello che è su breaboard, non potrò mai ripristinare le funzioni del sintetizzatore così com’era prima che papà smettesse per sempre di poterlo usare.↩︎

  3. Per l’elettrostatica non sono stato attentissimo, specie all’inizio. Però mi aspetto che smetta di funzionare proprio il µC, non che sembri funzionare.↩︎

  4. Alimentandolo dal Nano in quella configurazione ho causato un reset…? Potrebbe aver ripulito il µC…? Direi di no, altrimenti significherebbe che il codice responsabile di quel suono che sento sta girando sul Nano e non sul µC originale. Ma perché il Nano, delegato alla sola funzione di programmatore, dovrebbe avere del codice “base” per fare dei suonerelli emettendo, a colpi di PWM, una sinusoide e proprio sulle uscite audio che ho identificato? Questa idea non ha senso…↩︎

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