2020/06/14

Il vantaggio della modernità

Quaderno degli appunti dell’organo elettronico.

Con questa disposizione il mobile assume minima altezza. Le cerniere del manuale superiore devono essere modificate, eliminando il fermo di rotazione. L’ingombro delle schede ADSR-CHIAVI è basato sul circuito di pag. 70.

I filtri devono trovare alloggiamento nello spazio superiore.

Il blocco occupa in larghezza ≈ 480, ed è posizionato al centro dello spazio di ≈ 850, corrispondente all’ingombro delle tastiere.

Avanzano, lateralmente, 185 mm per parte. Qui possono essere alloggiati i controlli ADSR, da un lato, inferiormente. Nello spazio laterale opposto, l’alimentazione generale.

Nel disegno il rettangolo con le scritte ADSR, CHIAVI e CONNETTORI è una scheda1. Sospetto che di quelle schede, messe così in verticale, ce ne sia una per tasto, così che ogni suono (attivato dalla pressione del tasto) abbia il suo inviluppo proprio — per realizzare in questo modo una vera polifonia.

Con questa idea in testa si può paragonare a quanto si può fare via software con un microcontrollore del ventunesimo secolo. In questo progetto c’è un microprocessore (non so quale e non so a che scopo di preciso… logiche di controllo…?), ma non è paragonabile a quanto c’è oggigiorno. Ogni tasto dell’organo elettronico ha la sua scheda per l’inviluppo, se non ho capito male. Nel sintetizzatore moderno è fatto da un solo µC, che è anche quello che genera il suono e applica gli effetti, oltre l’inviluppo dei sei oscillatori.

Proseguendo la lettura della pagina:

I dosatori, nello spazio laterale superiore, con i relativi controlli. Nello spazio rimanente laterale superiore, gli effetti speciali.

La zona retrostante il pannello dei potenziometri accoglie le logiche di controllo µP ecc.

Sono ancora disponibili due blocchi corrispondenti alle ottave mancanti dei due manuali; possono accogliere altri circuiti non menzionati, o per una migliore distribuzione degli stessi.

A parte la differenza di “potenza” di un qualunque µP (abbordabile) dell’epoca se paragonata all’ATmega 328P… questo organo elettronico prevedeva ben due manuali, e le tastiere (non so di quante ottave) con passo normale!

Penso che sarebbe stato grandioso.

E il suo peso sarebbe stato ragguardevole, così pieno di circuiti! Oggi tutte quelle cose sarebbero state sostituite da poco più di quello che sta sulla breadboard e il “dentro” dell’organo sarebbe stato, in paragone, vuoto!


  1. Credo che ci sia persino un master del circuito stampato in questione.↩︎

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