2020/06/26

Scacchi in hardware

Volevo riprendere il discorso dei motori scacchistici (un’altra delle cosucce che ho in mente che richiedono poco tempo e poco impegno…) e mi sono chiesto se c’è qualcosa di attinente implementato in hardware.

E la risposta è sì, e non da ieri…

È esistito Belle, un computer scacchistico

sviluppato da Joe Condon (hardware) e Ken Thompson (software)

[…] È stato il primo sistema a vincere [una partita a scacchi contro campioni] usando hardware specializzato per il gioco degli scacchi.

Aveva tre schede personalizzate per la generazione delle mosse, quattro per la valutazione della posizione […]

Le performance non sono incredibili se paragonate a quelle dell’hardware moderno non specializzato:

[…] era in grado di esaminare da centomila a duecentomila mosse al secondo.

Sembra invece che Stockfish (su hardware di un certo calibro, ovviamente) analizzi 70 milioni di mosse al secondo…

Esiste ed è esistito altro hardware specializzato.

L’idea di progettare una “CPU scacchistica” mi intriga, e sarà qualcosa che vorrò affrontare in futuro: progettare hardware per giocare a scacchi… Per ora non sono andato molto oltre i partitori di tensione, per cui la strada è molto lunga. Quando potrò riprodurre il progetto di mio padre e continuarlo ed estenderlo anche con la drum machine1, solo allora forse potrò osare cimentarmi in una simile impresa.

Probabilmente in una prossima vita.


  1. C’è qualche idea buttata giù ma per quanto riguarda le caratteristiche desiderate, non i componenti necessari, né abbozzi di schemi. Probabilmente sarebbe stato basato anch’essa sullo stesso µP.↩︎

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