2020/06/20

Altro sull'organo elettronico 2

Forse gli appunti sull’organo elettronico sono un miscuglio di apporti o elaborazioni originali e trascrizione di un progetto forse apparso a puntate su qualche rivista d’elettronica di quei tempi?

L’ho pensato perché ho trovato un verbo alla prima persona plurale, e poi ci sono riferimenti a pagine… Che però corrispondono alle pagine del quaderno, almeno i casi che ho verificato finora. Scrivendo sequenzialmente, anche mentre si sta facendo una copia, è difficile indovinare i riferimenti a parti che verranno scritte sulle pagine seguenti1, eppure questi riferimenti in avanti ci sono. Forse sono aggiunti — del resto è tutto scritto a matita, quindi è facile modificare quanto già scritto in modo da far tornare tutto.

Considerazioni sulla sagoma delle fiancate, consigliamo questa forma:

Ma in realtà quel consigliamo mi sa che è un consigliano, dove il soggetto è considerazioni. Anche se non c’è nessun progetto a puntate, è verosimile che abbia attinto da diverse fonti per idee e soluzioni già trovate. D’altra parte è così anche per il sintetizzatore: una “evoluzione” e personalizzazione a partire da uno o più nuclei di idee DIY sparse per la rete.

Non vi è nulla di fondamentalmente diverso da pag. 82. È aumentata la profondità, e le fiancate tengono conto dello spessore dei pannelli di chiusura (≠ [???] 7 mm).

La parte tratteggiata ha inclinazione e posizione tale da non scoprire eccessivamente il lato dei tasti. […]

La pag. 82 è indietro rispetto a questa (che è pagina 185) e si deduce che il quaderno contiene un resoconto in evoluzione del progetto. Man mano che veniva in mente idee, si presentavano nuovi problemi e poi le loro soluzioni.

Più su nella stessa pagina:

Questa disposizione occupa in altezza 86 mm, al limite del possibile, ma si possono usare un modulo da 8 note, lungo 180, e uno da 4 lungo 95. Nello spazio tra 95 e 180 (85) si può alloggiare l’oscillatore e il master. Occorre però impiegare i transistor plastici [?]

Cos’è un modulo da 8 note? Se ogni tasto deve generare un suono quando premuto (non ci deve essere un limite alla polifonia, proprio come è nell’organo vero) ha senso quello che dicevo prima: ogni tasto, cioè ogni nota, deve avere il suo ADSR ecc. E in questo “ecc.” ci deve essere pure la “nota”… Quindi ci sono schede ognuna delle quali permette che otto tasti possano generare 8 note?

Ipotizzando 4 ottave per due manuali, 4×12×2/8… Ci sono 12 di queste schede da 8 note. Possibile?


  1. Non possono essere riferimenti alle pagine di questa ipotetica rivista che ha pubblicato il progetto a puntate perché c’è solo il numero di pagina… non ci sono riferimenti a numeri sequenziali o mesi di pubblicazione…↩︎

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