2020/05/17

Presentazione del sintetizzatore

Questo è come appare il sintetizzatore “a riposo”.

Finito di “giocarci”, la tastiera la poggiava su un tower di un computer non funzionante, sopra dei fogli di appunti. La breadboard (BB per quasi tutto il resto del blog) di conseguenza, per via delle connessioni, su un alimentatore di un vecchio portatile, che a sua volta poggia su un ripiano basso e colmo di altra roba (nella foto, nonostante il semioffuscamento applicato, si intravedono un multimetro digitale, non in uso, delle scatoline di carta e qualche altra).

Sulla BB in basso a sinistra si vede un clone cinese dell’Arduino Nano un “Nano”, un aggeggio con caratteristiche simili o uguali all’Arduino Nano e pin-compatibile con questo; usa lo stesso µC ATmega 328P, e costa qualcosa come 3€ se non di meno (un Arduino Nano col pedigree assurdamente costa sui 20€). Questo Nano è usato solo come ISP: a sinistra dell’oscillatore da 20 MHz (il parallelepipedo metallico in alto), un po’ nascosto dai fili, c’è l’ATmega 328P che è il vero cuore del sintetizzatore. A destra si nasconde dietro i fili un altro circuito integrato (IC in inglese), un multiplexer/demultiplexer a otto canali (un “4051”; la sigla esatta ora non è importante).

Fine. Ci sono tre LED, ma credo che servano solo per monitorare la programmazione; cioè non svolgono nessuna funzione quando il sintetizzatore è operativo — o almeno è stato così fino a fine gennaio.

Sulla carta ci sono due ADSR e due LFO. Per l’ADSR servono 4 parametri, per gli LFO 2. Quindi dovrebbero esserci 12 potenziometri, ma si vedono solo sette trimmer, di cui soltanto 6 vengono letti. Quindi nel prototipo alcuni parametri sono fissi nelle “ricette” (preset) degli strumenti selezionabili, ma non è possibile modificarli mentre si suona.

In basso a destra ci sono i tre tasti controllo tramite i quali è possibile scegliere la funzione per selezionare un preset, salvare i valori correnti come preset, fare lo split di tastiera, il cambio di ottava, attivare e disattivare gli oscillatori e gli effetti, e non so che altro: lo scoprirò quando guarderò il codice. Sì, sono solo tre tasti1, ma eventualmente seguiti dalla pressione di una nota (cioè dalla pressione di un tasto della tastiera).

Su carta ci sono 8 altri LED e tutti i potenziometri, e anche altri 3 circuiti integrati assenti sulla BB… Almeno nell’ultimo schema. Negli schemi che assomigliano di più a questo ci sono comunque due 4051.


  1. In teoria possono dare 8 7 funzioni diverse (nessun tasto premuto = nessuna funzione particolare selezionata = normale uso della tastiera per suonare), ma credo che la pressione contemporanea di tutti e tre non sia usata, quindi ci sono sei funzioni selezionabili, e alcune di queste necessitano poi della pressione di una nota (cioè di un tasto-nota).↩︎

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