2020/05/31

Cosa c'è nelle scatoline bianche?

Cosa c’è nelle scatolette bianche?

Nella foto usata in Presentazione del sintetizzatore si vedono due scatoline bianche a destra (chi ha occhio avrà notato anche un multimetro, ma non era quello in uso).

Cosa mai ci sarà dentro?

Non l’ho mai saputo nemmeno io, fino all’altro giorno, quando ho deciso di prenderle e aprirle e fotografarle (e ora stavo riguardando le ultime foto fatte, quindi… ecco questo post).

Ecco svelato il mistero, che è anche un indizio in più sul perché ho chiamato questo blog panferraglia — ma è ancora poco visto che ogni cassettino, ogni scatolina, ogni centimetro quadrato che vedete o non potete vedere in questa foto contiene o supporta un tesoretto, una scorta, un recupero, un utensìle1 la cui storia ormai è andata perduta per sempre insieme a quella speciale (tanto nelle numerose qualità quanto nei notabili difetti) configurazione di neuroni che era il cervello di mio padre.


  1. Papà s’innervosiva sempre quando sentiva confondere gli accenti di utensìle (l’oggetto) e utènsile (l’aggettivo)… e anche se sentiva èdile invece di edìle, o guàina al posto di guaìna (fa rima con vagina — stessa etimologia). Storceva il naso per ogni abuso di “piuttosto che” (in tempi recenti usato molto spesso erroneamente), e per molte altre cose.↩︎

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