In questa foto si vede l’ATmega328P e (più o meno) i suoi 28 pin, oltre all’oscillatore e un trimmer in alto, e un condensatore a destra.
Si vedono anche tre fili in basso che non sono connessi a niente. È proprio così e vanno ai pin 17, 18 e 19 del 328P.
Pin | Descrizione |
---|---|
17 | MOSI/OC2A/PCINT3 |
18 | MISO/PCINT4 |
19 | SCK/PCINT5 |
Questo è un gesto che ricordo benissimo: il meticoloso spostamento di questi tre fili quando doveva caricare il nuovo programma e il loro ritorno al “parcheggio” quando la programmazione era finita e il sintetizzatore era pronto per essere suonato.
A quei tre bisogna aggiungerne un quarto, non visibile (RESET). In uno degli schemi (mysinth-8
— sic: papà scriveva spesso sinth invece di synth!) è annotata la mappa tra i pin dell’ATmega 328P del sintetizzatore e i pin del Nano (纳米 secondo il traduttore di Google).
pin Nano | pin 328 | |
---|---|---|
MISO | D12 | 18 |
SCK | D13 | 19 |
RESET | D10 | 1 |
MOSI | D11 | 17 |
Penso che i dettagli possano essere stati presi da Arduino Nano as an ISP Programmer.
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