2020/05/30

Polifonia, parafonia, mono, stereo…?

Il sintetizzatore ha polifonia sei, nel senso che suona fino a sei note in contemporanea. Ma controllando la definizione di parafonia, mi accorgo che potrebbe avere parafonia sei, e al massimo polifonia due…?

Mio padre suonava fondamentalmente triadi consonanti, tre note con la sinistra e tre con la destra (quindi tutte raddoppiate).

Nei commenti al codice (inclusi gli include che fanno i dati delle TABelle) si leggono frasi come

TAB per calcolo modulazione relativo a freq nota(oscillatore LFO globale)

oppure

step phase per frequenza oscillatori LFO

Ma si legge anche

struct oscillators unica per i 2 PWM, non differenziabili (per la frequenza)

Combinando le cose il sospetto è che la definizione corretta sia parafonia 6 piuttosto che polifonia 6.

Nel codice mysinth-I_8 si legge che [funziona] con ISIS mysynth-81 (sic: qui synth l’aveva scritto bene). Inoltre si legge:

Pot modifica livello max ADSR2 (=Vel2)

Stando però ai potenziometri teorici e alle diciture nello schema, l’ADSR2 ha i suoi bei quattro parametri, e poi c’è un altro potenziometro accanto al quale c’è scritto Vel2. Quindi in che senso =Vel2?

Da scoprire analizzando il codice e districando l’intreccio delle sue funzioni e delle relazioni con la ferraglia.

Lo split

Tornando alla questione polifonia/parafonia, aveva implementato una funzionalità di “split” della tastiera che consentiva di dividere (split) in due la tastiera e di mettere un preset su un intervallo di tasti e un preset sull’altro. Poiché ci sono due preset attivi e due ADSR ecc… Possiamo dire che almeno è polifonia 2?

Erano sei oscillatori indipendenti?

Da questo frammento preso da appunti sparsi, sembra che ogni nota parta con il suo oscillatore (e segua il suo proprio inviluppo) e che quindi il sintetizzatore dopotutto sia polifonico e non parafonico.

Mono o stereo?

Il sintetizzatore è monofonico. Nessun controllo per il panning e del resto che senso avrebbe avuto? Forse giusto nel caso in cui lo split fosse stato attivo.

In tutto ciò comunque ancora non sono riuscito ad identificare dove mettere lo “spinotto” per l’uscita audio.

La domanda è se da qui proveniva anche l’alimentazione al sintetizzatore. Ricordo che staccava solo una cosa dalla breadboard, ma potrei ricordare male, non avendo mai prestato la necessaria attenzione a questo dettaglio.


  1. ISIS dovrebbe essere Proteus ISIS, il software su cui aveva lo schema. È un software professionale (la versione di prova non ha limiti di tempo ma non permette di salvere il lavoro fatto)… Per quanto riguardo gli schemi sostituibilissimo con software libero, ma le capacità di simulazione invece non trovano equivalenti, che io sappia, in nessun programma libero o gratuito. Software libero che simula circuiti esiste (alla fine moltissimi si basano su spice), ma questo può simulare il µC che esegue codice, se non ho capito male…↩︎

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